Anodizzazione dell’alluminio: il processo di lavorazione in Anodica

Processo lavorazione anodizzazione alluminio

Davide Zanus, responsabile impianto e processo di anodizzazione in Anodica, spiega le fasi di lavorazione dell’anodizzazione dell’alluminio.

Davide Zanus, responsabile impianto e processo di anodizzazione in Anodica, spiega le fasi di lavorazione e i vantaggi dell’anodizzazione dell’alluminio

“Spesso mi viene chiesto che cosa sia l’anodizzazione dell’alluminio. Per rispondere in maniera esauriente a questa domanda, ritengo sia necessario spiegare l’intero processo di lavorazione e le sue singole fasi, nell’ordine di esecuzione all’interno del reparto di anodizzazione Anodica.

Io e i miei colleghi possiamo definirci quasi degli “alchimisti”, rendiamo “vivo” l’alluminio, attraverso un processo che gli regala brillantezza e colore. Anodizzare un componente non consiste solamente nel suo trattamento elettrochimico: si tratta infatti di un processo più complesso che si articola in diverse fasi. Vediamole nel dettaglio, una ad una:

  1. Pulizia. Il materiale, prima di essere sottoposto a lavorazione, viene attentamente pulito. Non si può, infatti, ottenere un ottimo risultato di finitura con del materiale sporco.
  2. Lucentezza. Si lavora per modificare la luminosità della superficie e per raggiungere l’effetto richiesto dal cliente.
  3. Ossidazione dell’alluminio. Sul pezzo lavorato viene fatto crescere un sottile strato di ossido di alluminio. Per ottenere il giusto grado di ossidazione si ricorre alla corrente elettrica.
  4. Colorazione. Dopo l’ossidazione il componente viene quasi sempre colorato. La colorazione è un’attività che ci avvicina molto a degli artisti. La lunga esperienza maturata in Anodica permette non solo di mantenere lo stretto controllo su tutto il processo, ma anche di replicare lo stesso colore su lotti diversi.
  5. Consolidamento finitura. L’ultima fase del processo di anodizzazione consiste nel consolidamento della finitura, che avviene attraverso il fissaggio e l’asciugatura. È proprio in questa fase finale che si fissa l’aspetto estetico del manufatto.

Abbiamo fino ad ora visto le fasi del processo di anodizzazione dell’alluminio. Ma un’altra domanda può sorgere spontanea: a che cosa serve l’anodizzazione?

processo anodizzazione

I motivi per cui un manufatto in alluminio viene sottoposto al processo di anodizzazione sono diversi, il più frequente riguarda tuttavia l’estetica. L’anodizzazione viene dunque eseguita per raggiungere un determinato effetto estetico e per rendere più bello il materiale.

Il trattamento di anodizzazione dell’alluminio viene eseguito anche per il suo apporto migliorativo ai materiali, in particolare:

  • resistenza all'usura;
  • resistenza all'abrasione;
  • durezza superficiale;
  • resistenza alla corrosione;
  • caratteristiche biocide.

Che cosa si intende per “caratteristiche biocide”? Anodica, grazie al suo trattamento brevettato HygenOx®, perfettamente integrato nel processo di anodizzazione, può ottenere un manufatto con caratteristiche biocide. HygenOx® è infatti una speciale anodizzazione antibatterica brevettata che, senza modificare il colore e l’estetica desiderata dal cliente, permette alle superfici di acquisire un’elevata capacità antibatterica e antimuffa, oltre che maggiore igiene e facilità di pulizia. Il trattamento antibatterico dell’alluminio è ideale per componenti di cucine, elettrodomestici e arredi medicali che trovano applicazione in ambienti in cui l’igiene è un requisito fondamentale.

Vuoi conoscere tutte le finiture che Anodica è in grado di realizzare mediante anodizzazione sui componenti in alluminio? Contattaci per parlare con un nostro tecnico o scarica il nostro Company Profile.